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Chi siamo

Il 1 Marzo 1952, un giovane apprendista diciannovenne Armando Baldassari, apriva per la prima volta il Garage Ponte Vecchio, interamente ricostruito su intuizione dell'Architetto Nino Jodice progettista di raffinato talento che realizzò anche buona parte della ricostruzione di Via dei Bardi e di Borgo S. Jacopo, dopo che il 4 agosto 1944 l'esercito tedesco avevano minato e distrutto l'intera zona attorno al Ponte Vecchio (367 botteghe, 71 laboratori artigiani e 123 edifici, con 386 abitazioni, fra i quali una decina di torri medievali ed una ventina di palazzi di notevole architettura e di grande valore storico). Il 27 Luglio 1956 ne diventa il proprietario, lavorando ininterrottamente, ferie (poche) escluse, per 48 anni e 10 mesi, pari a 17.834 giorni, fino al 28/12/2000 quando va in pensione.

Periodo subito dopo la distruzione e allo sgombro delle macerie. Quello che appare in primo piano è il luogo dove sarà edificato il Garage Ponte Vecchio, aperto il 1 Marzo 1952.
Nell'immagine centrale, l'edificio dove al piano terra e piano interrato si sviluppa il Garage Ponte Vecchio. Nelle immagini sopra e sotto sono evidenziati con le frecce i luoghi dove era posizionata la vecchia costruzione poi distrutta completamente dalle mine dell'esercito tedesco
Particolare di via dei Bardi con in primo piano la macerie di tutti i palazzi che si rispecchiavano sull'Arno. Sulla destra, le macerie dove sarebbe sorto il Garage Ponte Vecchio. Sullo sfondo il Lungarno Torrigiani.
Immagine ripresa dal Lungarno Torrigiani. Sullo sfondo a destra il Ponte Vecchio. La strada che si apre innanzi, via dei Bardi è completamente invasa dalle macerie delle costruzioni minate. Il Garage sarà ricostruito sul lato sinistro.
Veduta aerea del Ponte Vecchio. Le macerie sono state tolte per buona parte rendendo l'immagine irreale. Via dei Bardi, via Guicciardini e Borgo S.Iacopo sembrano dei piatti campi di calcio.
Piantina probabilmente di matrice Americana, Sono evidenziati in nero gli edifici distrutti dalle mine. Via Dei Bardi, parte del Lungarno Acciaiuoli, parte di Por S. Maria, parte di Borgo S. Iacopo, parte di via Guicciardini e l'intero Ponte S. Trinita sono ridotti ad un cumulo di macerie.
Questa è via dei Bardi prima della sua distruzione. Al posto del negozio del Barbiere sarebbe sorto il Garage Ponte Vecchio. Sullo sfondo il Corridoio Vasariano.

Il 26 Novembre 1982, lo affianca il figlio Andrea e nel 1987 anche l'altro figlio Alessio, continuando la tradizione di famiglia nella quale all'inizio partecipò attivamente anche il nonno Ermanno. Attività longeva, caratteristica, certificata storica, condotta sempre dalla solita famiglia, nel corso di oltre 70 anni ha permesso a svariate centinaia di migliaia di automobilisti di parcheggiare comodamente nel centro della città rinascimentale più bella e famosa del mondo. Mantenendo inalterata la tradizione e la passione, il Garage Ponte Vecchio rappresenta una costante certezza per la qualità, la competenza e l'entusiasmo con il quale viene quotidianamente svolto il lavoro. Sommerso da quasi 2 metri di acqua durante l'alluvione del 4 Novembre 1966, senza l'aiuto di nessuno, tre giorni dopo riapriva sfruttando il ripristinato piano terra.

La congiunzione di Via dei Bardi (sulla DX), via dei Barbadori e Borgo San Jacopo (sulla SX) con Via Guicciardini. Sullo sfondo il Ponte Vecchio.
Piazza Signoria immersa dalle acque limacciose dell'Arno.
Il Ponte Vecchio poco prima di essere travolto.

Il 25 Maggio 2016 il crollo del Lungarno Torrigiani, causato dalla rottura di un grosso tubo dell'acquedotto, chiuse completamente la principale strada di ingresso al nostro garage. Per lunghi 163 giorni, i nostri clienti letteralmente dimezzati furono costretti ad improvvisati e tortuosi percorsi alternativi. Il 4 Novembre 2016 il Lungarno Torrigiani fu riaperto.

Il lungarno Torrigiani poco dopo il crollo provocato da una grossa perdita dell'acquedotto. La violenta escavazione dell'acqua ha collassato il manto stradale inghiottendo decine di veicoli.
La lunga fila di auto inghiottite dalla voragine e sommerse dall'acqua.

Quello che sembrava essere stato un incubo ad occhi aperti, si ripresentò terribilmente amplificato, quando il 27 Marzo 2017, dopo soli 142 giorni dal ripristino della viabilità ordinaria fu deciso di sostituire anche l'altro tratto di acquedotto fino al Ponte Vecchio. Iniziò l'inferno ...... Prima nuovamente la chiusura del Lungarno Torrigiani, poi i lavori avanzarono (lentamente) interessando per fasi successive tutta via dei Bardi. Quando i lavori arrivarono davanti al garage fu il caos più totale. Prima venne chiusa una entrata (per fortuna ne abbiamo due), ma le difficoltà logistiche aumentarono in modo esponenziale: fummo costretti a lasciare completamente vuota un'ala di garage per consentire la possibilità di effettuare le manovre necessarie al parcheggio; circa il 40/50% dei posti andarono sacrificati, "per fortuna" arrivare al garage era talmente complicato a causa dei continui cambiamenti della viabilità, che la clientela si dimezzò, ma il caos si nel contempo si amplificò perchè avendo i due entrate bloccate in maniera alternata, gestire gli ingressi e partenze divenne un'impresa che andava ben oltre le possibilità di una persona (o di un gruppo di persone). I lavori si protrassero ininterrottamente, anche se per fasi, fino al 10 Agosto 2018 (501 giorni); 2 anni di vera e propria follia. Ovviamente non è finita qui, perchè non erano trascorsi che pochi giorni dalla riapertura di via dei Bardi (10 agosto 2018), che dal 22/08/2018 al 20/09/2018 le riprese del film Six Underground interessarono la zona, con blocchi alla circolazione anche di svariate ore nell'area adiacente al Garage Ponte Vecchio, con le conseguenze intuibili.

6 Giugno 2016: ecco come si presenta il Lungarno Torrigiani pochi giorni dopo il crollo.
01 Novembre 2017: dopo che per fasi successive i lavori hanno interessato il Lungarno Torrigiani e Piazza S.Maria Soprarno, ecco lo sventramento di via dei Bardi, davanti al Garage Ponte Vecchio. Oltre alla sostituzione del tubo di 70 cm di diametro dell'acquedotto, vengono (giustamente) sostituiti impianto fognario, tubazioni del gas, impianto elettrico, telefonico ecc. Il secondo ingresso è inagibile.
4 Novembre 2017: l'ingresso principale è inagibile. In primo piano il grosso tubo dell'acquedotto già posato, in attesa dell'impianto fognario, elettrico, gas, telefono ecc.
12 Febbraio 2018 i lavori proseguono sempre davanti al Garage ma dal lato pari di via dei Bardi.
14 marzo 2018: i lavori sul lato destro sono terminati; iniziano ad aprire il manto stradale bloccando completamente il secondo ingresso.
15 Aprile 2018: il lato destro è terminato, il lato sinistro è stato parzialmente terminato. L'ingresso principale è bloccato.
15 Aprile 2018: l'ingresso principale è chiuso in attesa della pavimentazione in pietra; dopo il montaggio dovranno trascorrere ancora 40 giorni per il consolidamento.
15 Aprile 2018:in attesa della pavimentazione davanti all'ingresso principale, si lavora tra mille difficoltà con il solo ingresso secondario.
2 Maggio 2018: pavimentazione quasi terminata, ancora poche settimane e anche l'ingresso principale sarà libero, ma non finisce certo il disagio; i lavori proseguono in direzione Ponte Vecchio. Ancora qualche mese di disagi.

In totale 683 giorni (tre periodi estivi) di "sofferenza".
Poi, storia recente, il Covid e la chiusura completa forzata dal 12 Marzo al 5 Maggio 2020, il lento e alternato ritorno ad una pseudo normalità, subito vanificata dalla guerra Russo-Ucraina e dalla crisi energetica

28 Aprile 2020 ore 20,51: gli effetti del Covid. Insegne spente, ristoranti serrati, negozi chiusi.Per la seconda volta nella sua storia (alluvione del Novembre del '66) il Garage Ponte Vecchio ha dovuto spegnere le insegne.
23 Aprile 2020 ore 11,48: Piazza della Signoria desolatamente vuota. In tempi "normali" nel periodo primaverile non si potrebbe scorgere la pavimentazione dalla quantità di persone presenti. La cosa impressionante, oltre alla mancaza di qualsiasi attività o persona, era il "rimbombare" del silenzio. Angosciante, irreale, terrificante!!!!!

Quattro generazioni di Baldassari hanno ininterrottamente lavorato dal 1952, per continuare una tradizione consolidata.Non spostiamo i veicoli in altri parcheggi o peggio ancora nelle strade.
Il nostro personale è altamente qualificato: abbiamo "garagisti" che effettuano manovre di parcheggio con precisione millimetrica e non "autisti" più o meno improvvisati che spostano le auto dal garage ad altri luoghi distanti anche Km.
Il Garage, aperto nel 1952 è sempre stato gestito ininterrottamente dalla nostra famiglia con dedizione, attaccamento e altissima professionalità.
Siamo maniacali oltre che per come parcheggiamo i veicoli, anche per la gestione della ZTL, controllando le targhe più volte. Siamo il parcheggio più "virtuoso" (e di gran lunga), di tutta Firenze. Per la mancata registrazione (problema imputabile solitamente a causa di errore tecnico), la nostra percentuale di errore è dello 0,0047%; per errori nella digitazione della targa, lo 0,03%.
Quattro "nuovi" giovani Baldassari che stanno entrando o sono prossimi a continuare la consolidata tradizione di famiglia nella gestione del Garage Ponte Vecchio 1952.
Quattro generazioni di garagisti .... nessun altro parcheggio a Firenze e probabilmente in Italia può vantare la nostra tradizione e la nostra dedizione.